Per lavorare nel lusso e nell’alta moda servono capacità di risposta a clienti molto esigenti, abilità nel produrre bellezza e confidenza con la ricercatezza. Le esperienze “memorabili” e “distintive” dei nostri clienti sono spesso dovute a particolari straordinari usciti dai nostri laboratori.
Nei primi 50 anni di vita abbiamo trasformato una piccola bottega artigiana fiorentina in una complessa fabbrica di ultima generazione, impegnata a livello internazionale. Fuori dalle mode manageriali, siamo rimasti focalizzati sulla visione e sui valori della famiglia. Oggi l’impegno continua ed è condiviso da tutto il personale: vogliamo tornare a dare vita a un nuovo concetto di fabbrica. Non siamo i soli, per fortuna, ma vogliamo essere tra i primi in Italia a dimostrare il recupero del senso dell’etica e dell’estetica, dopo le “mode” dell’out-sourcing, dell’in-sourcing e delle produzioni de-localizzate.
Giovanni Coveri insieme alla moglie Anna Corti hanno intuito le potenzialità del distretto fiorentino della pelletteria. Dopo 50 anni l'azienda è ancora guidata dal figlio Massimo secondo un indirizzo moderno di lungo termine.
La combinazione di un bagaglio di conoscenze tecniche e organizzative dà vita alla nostra attività di produzione. Il metallo viene plasmato secondo codici estetici, esperienza, processi di lavorazione e saperi produttivi.
La produzione interna è specializzata negli accessori per l'alta moda, in particolare per abbigliamento, calzature, pelletteria e bigiotteria. Abbiamo prodotto milioni di fibbie, chiusure, manici, guarnizioni, tiralampo, morsetti, moschettoni e ogni tipo di tornitura.
Plasmiamo letteralmente metalli come ottone, acciaio, alluminio e zama in conformità agli standard e alle normative più restrittive (PROP65). Produciamo accessori e in molteplici altre forme più complesse.
Per aumentare la capacità produttiva, la qualità e la competitività abbiamo affiancato alla produzione manuale quella robotica. Inoltre, per essere reattivi garantiamo il ciclo completo di produzione interno alla fabbrica.
L'uomo è centrale per lo sviluppo di un'impresa artigiana. Nessum macchinario potrà mai sostituire il talento e la grazia dell'artigiano. In 50 anni siamo passati dalla ``forza lavoro`` alle ``risorse umane`` al ``capitale umano``, il nuovo paradigma del'azienda.
METRI QUADRATI E OLTRE
REPARTI IN UN'UNICA SEDE
DIVERSI TIPI DI PRODOTTI E OLTRE
TRA PROGETTI E MODELLI ALL'ANNO